elettrosistemi magazine | caldaia a condensazione
Manutenzione caldaia a condensazione:
cosa dice la normativa?
indice dei contenuti
Che tipo di controlli si rendono necessari?
- Manutenzione.
- Rapporto di efficienza energetica.
Manutenzione.
La manutenzione della caldaia a condensazione comprende il complesso delle operazioni volte a preservare le funzionalità e le prestazioni della macchina nel tempo, sia dell’intero impianto che dei singoli componenti. Queste operazioni servono a mantenere alta la funzionalità della macchina, a contenerne i consumi energetici, e sono necessari per la sicurezza.
Rapporto di efficienza energetica.
Altresì noto come “prova fumi” o “bollino verde”, questo diverso tipo di controllo si va periodicamente ad aggiungere alla manutenzione ordinaria con lo scopo di verificare il tiraggio della caldaia e i valori di CO e CO2 emessi. Essendo un controllo aggiuntivo alla manutenzione ordinaria, il costo risulta maggiore, ma rimane un obbligo di legge.
Guarda il video: caldaia murale a condensazione Daikin D2C.
Daikin D2C, la caldaia a condensazione ultracompatta.
Ogni quanto bisogna effettuare i controlli?
Per quanto riguarda la prova dei fumi, la frequenza obbligatoria varia a seconda della natura dell’apparecchio: in caso di un’alimentazione a combustibile solido o liquido (come pellet o gasolio) il controllo dei fumi andrà fatto ogni 2 anni se la potenza nominale è inferiore ai 100 Kw, ogni anno se è superiore. In caso di alimentazione a gas (come metano o gpl) la verifica andrà svolta ogni 4 anni se la potenza è inferiore ai 100 Kw e ogni 2 se la potenza è superiore.
- Alla prima installazione.
- In seguito a sostituzioni di elementi dell’apparecchio che possano modificarne le prestazioni.
A cosa servono i controlli?
È innanzitutto obbligatorio per legge: un comportamento negligente può venire multato con una sanzione che parte da 500 e può arrivare fino ai 3000 euro. Questo è già un ottimo motivo per chiamare immediatamente il tecnico qualora ci si sia dimenticati di farlo, ma le motivazioni dei controlli non sono solo legate alle sanzioni:
- I controlli consentono di ridurre i consumi, causando un minor impatto ambientale, oltre che in bolletta.
- Garantiscono una più elevata efficienza, migliorando la qualità della vita nell’abitazione o edificio.
- Aiutano a prevenire guasti o malfunzionamenti, e i conseguenti ed elevati costi di manutenzione straordinaria.
- Servono a mantenere la validità della garanzia.
Chi è il responsabile dei controlli?
Il responsabile dell’impianto va identificato in chi abita l’edificio che usufruisce dell’impianto tecnico, il quale può essere il proprietario, o il locatario (in caso di affitto) o un comodatario. A lui spetta occuparsi dei controlli e delle relative. In caso di impianti centralizzati di condomini, allora il responsabile dell’impianto è l’amministratore di condominio.
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